CORSI APIM E AISL
L’intervento formativo, qualunque sia la tipologia scelta, è affiancato da un costante lavoro “di rete”, fatto con la famiglia dell’allievo, in collaborazione con gli operatori ASL o degli Enti convenzionati che lo seguono: il ragazzo, da chi fa formazione, è considerato al centro di un sistema di relazioni che va accolto nella sua interezza e complessità, se si vogliono favorire la maturazione e il cambiamento.
L’intervento formativo per la persona disabile deve essere una parte di un più complessivo percorso di vita disegnato dalla persona stessa e dalla sua famiglia, con il contributo degli operatori dei servizi sanitari di base e di quelli specifici per l’inserimento lavorativo.
In Provincia di Genova sono attivi Servizi pubblici (Centro Studi della ASL3; S.I.L della ASL 4) e in alcuni casi convenzionati (es. Cepim) in grado di garantire la presa in carico degli allievi successiva alla formazione professionale per l’inserimento lavorativo, attraverso strumenti diversificati di mediazione con le aziende, nella logica del collocamento mirato previsto dalla L.68/99.
Il lavoro di rete con questi servizi permette di valorizzare i risultati ottenuti in Formazione professionale, consolidandoli nel tempo. Le peculiarità dei percorsi in oggetto si può cosi riassumere:
Il percorso di APIM prevede inoltre, sia in forma integrata tra Istituti scolastici e Agenzie formative che nei soli percorsi della formazione, i seguenti elementi obbligatori:
L’intervento formativo, qualunque sia la tipologia scelta, è affiancato da un costante lavoro “di rete”, fatto con la famiglia dell’allievo, in collaborazione con gli operatori ASL o degli Enti convenzionati che lo seguono: il ragazzo, da chi fa formazione, è considerato al centro di un sistema di relazioni che va accolto nella sua interezza e complessità, se si vogliono favorire la maturazione e il cambiamento.
L’intervento formativo per la persona disabile deve essere una parte di un più complessivo percorso di vita disegnato dalla persona stessa e dalla sua famiglia, con il contributo degli operatori dei servizi sanitari di base e di quelli specifici per l’inserimento lavorativo.
In Provincia di Genova sono attivi Servizi pubblici (Centro Studi della ASL3; S.I.L della ASL 4) e in alcuni casi convenzionati (es. Cepim) in grado di garantire la presa in carico degli allievi successiva alla formazione professionale per l’inserimento lavorativo, attraverso strumenti diversificati di mediazione con le aziende, nella logica del collocamento mirato previsto dalla L.68/99.
Il lavoro di rete con questi servizi permette di valorizzare i risultati ottenuti in Formazione professionale, consolidandoli nel tempo. Le peculiarità dei percorsi in oggetto si può cosi riassumere:
- Polisettorialità dell’ intervento
- Individualizzazione dei percorsi
- Il lavoro attraverso il gruppo
- Il gruppo come risorsa per l’allievo in formazione
- L’identità comune nel percorso
- Il rafforzamento attraverso il confronto delle esperienze individuali
- L’alternanza aula-lavoro:
- Garantisce la compresenza di lavoro sul gruppo e individualizzazione del percorso
- Stage come apprendimento di contenuti e di capacità di assunzione del ruolo lavorativo
- Gradualità e pluralità delle esperienze in azienda
- Scelta delle aziende per la loro capacità di esercitare un ruolo formativo/educativo
- La presenza dell’azienda nell’architettura del sistema tende a valorizzare il mondo del lavoro come momento di apprendimento partendo dall’esperienza concreta nonché come risposta a particolari esigenze di professionalità del territorio
- Attenzione alle competenze trasversali:
- Competenze non connesse a una determinata tipicità professionale, ma che si muovono trasversalmente “in e per” l’individuo, attraverso modalità di funzionamento cognitivo, affettivo e relazionale, allo scopo di trasformare un sapere tecnico in una prestazione lavorativa efficace
- Consapevolezza del limite
- Formazione all’assunzione del ruolo lavorativo;
- Un lavoro di accoglienza e orientamento della persona realizzato soprattutto nel primo anno di attività, ma mantenuto anche nei successivi, come costante intervento sulla motivazione e la consapevolezza del percorso
- L’utilizzo graduale dei contesti lavorativi come “luoghi di apprendimento dal vero e dal concreto” di competenze professionali e relazionali trasferibili (metodologia dell’alternanza aula-lavoro)
- Un forte intervento formativo/educativo generale nelle aree dell’autonomia e della socializzazione, finalizzato alla crescita generale della persona e a integrare, la parte di apprendimenti realizzata in situazione lavorativa
- La massima individualizzazione dei percorsi, con definizione di obiettivi, tempi, e programmi adeguati alle caratteristiche di ognuno, e con la possibilità di uscita dal percorso per accedere a un altro al termine di ogni annualità.
- Una forte flessibilità organizzativa dell’intervento, capace di adeguare orari e attività in funzione delle necessità degli allievi, singoli e per piccoli gruppi.
- La polisettorialità: l’obiettivo è “formare al lavoro” e non a “un lavoro specifico”. Si presta molta attenzione a trasmettere competenze trasversali.
Il percorso di APIM prevede inoltre, sia in forma integrata tra Istituti scolastici e Agenzie formative che nei soli percorsi della formazione, i seguenti elementi obbligatori:
- Formazione di gruppi omogenei (per età, tipologia di handicap, bisogni educativi e formativi) attraverso un lavoro propedeutico che precede l’inizio del corso
- durata di norma: 2100 ore totali
- attività di accoglienza dell’allievo e della sua famiglia
- ricostruzione della storia pregressa dell’allievo con il Servizio segnalante e con la famiglia
- attività rivolte alla formazione del gruppo classe
- attività di orientamento, in accompagnamento a tutto il percorso, finalizzate a sviluppare, attraverso l'autovalutazione, le capacità di lettura delle proprie risorse e limiti attività finalizzate alla crescita culturale e personale dell’individuo
- acquisizione di abilità strumentali a carattere trasversale (capacità relazionali ecc.)
- costruzione di un progetto individualizzato all’interno di un progetto di vita
- centralità della metodologia dell’alternanza aula-lavoro
- Articolazione didattica del percorso formativo che comprenda:
- Analisi delle competenze individuali
- Stesura progetto individuale
- Moduli finalizzati alla crescita e alla maturazione dell’allievo, al potenziamento dell’autonomia sociale
- Organizzazione di stage in alternanza aula-lavoro
- Modulo di alfabetizzazione informatica
- Modulo, traversale all’intero progetto, di rielaborazione dei singoli percorsi individuali
- Moduli “sicurezza sui luoghi di lavoro” e “disciplina del rapporto di lavoro”
- Finalizzazione dell’intervento, a termine del percorso e secondo il progetto individuale, all’inserimento lavorativo attraverso i diversi servizi presenti sul territorio.
- il lavoro sulle autonomie personali e sociali, le competenze relazionali e, in generale, tutto ciò che è attinente all’area della socializzazione
- il lavoro capillare con la famiglia del ragazzo, per aiutarla ad elaborare la necessità di autonomia del figlio e ad accettarne la crescita
- l’ attenzione costante allo sviluppo delle capacità della persona e del suo livello di maturità generale
- un primo orientamento al lavoro (per i ragazzi che possono) attraverso laboratori e stage di gruppo in situazioni protette (associazioni, ecc.)
- il lavoro per rendere adeguati ai vari contesti i comportamenti dei ragazzi
- l’individualizzazione massima degli interventi
- la massima flessibilità organizzativa.
- autonomia personale e sociale;
- relazione e capacità di socializzazione;
- recupero di capacità di base;
- sviluppo capacità operative;
- orientamento
- offrire un percorso evolutivo utile all’accesso all’ attività APIM (ai sensi della L.R. 19/94) o ad altri percorsi formativi.
- offrire un percorso più generale di crescita dell’autonomia e delle capacità di socializzazione della persona.
- Formazione di gruppi omogenei (per età, tipologia di handicap, bisogni educativi e formativi) attraverso un lavoro propedeutico che precede l’inizio del corso
- durata di norma: 2100 ore totali
- attività di accoglienza dell’allievo e della sua famiglia
- ricostruzione della storia pregressa dell’allievo con il Servizio segnalante e con la famiglia
- attività rivolte alla formazione del gruppo classe
- attività di orientamento, in accompagnamento a tutto il percorso, finalizzate a sviluppare, attraverso l'autovalutazione, le capacità di lettura delle proprie risorse e limiti attività finalizzate alla crescita culturale e personale dell’individuo
- acquisizione di abilità strumentali a carattere trasversale (capacità relazionali ecc.)
- costruzione di un progetto individualizzato all’interno di un progetto di vita
- Articolazione didattica del percorso formativo che comprenda:
- Analisi delle competenze individuali
- Stesura progetto individuale
- Moduli finalizzati alla crescita e alla maturazione dell’allievo, al potenziamento dell’autonomia personale
- Moduli di conoscenza delle risorse del territorio
- Modulo di alfabetizzazione informatica
- Modulo, traversale all’intero progetto, di rielaborazione del i singoli percorsi individuali